venerdì 10 gennaio 2014

L'Italia ha bisogno di una Rivoluzione Culturale

Alle ultime elezioni politiche sono stati in tantissimi a sorprendersi negativamente dell'eccellente risultato ottenuto da Forza Italia, il partito allora capitanato da Silvio Berlusconi. Ed è proprio su di lui che verteva la critica, cioè su come facesse ancora la gente ad affidargli il voto nonostante tutto ciò cui è stato coinvolto negli ultimi vent'anni. Ci lamentiamo tanto di Berlusconi e poi è da trent'anni che la nostra figura musicale di riferimento è quel drogato e dislessico di Vasco Rossi. Una quantità spropositata di persone continua ad ascoltare un cantante che a fatica mette assieme tre parole di senso compiuto. Allora perché stupirci tanto del risultato ottenuto da Silvio?! Concettualmente il principio è lo stesso.
Sul fatto che sia drogato ne potete trovare a decine di articoli, sulla dislessia lascio questo divertente video:

La questione per me è molto semplice: l'Italia sta piano piano (ma neanche tanto a dire il vero) diventando un paese ricco di ignoranti. E di prove a mio favore ne potrei portare a centinaia. 
Ma andiamo con ordine.

Musica
Detto di Vasco Rossi non ci resta che parlare di Ligabue. Da sempre viene considerato il suo "rivale". La verità è che la sua musica e soprattutto i suoi testi poco si distanziano dalla pochezza espressa da Vasco. Canzoni che hanno veramente poco da dire e ancora meno da dare.
Passiamo poi al "Capitolo Rap". Ecco, questa è la disgrazia più grande del nuovo millennio. Fabri Fibra è colpevole di aver aperto la strada alla peggiore moda degli ultimi dieci anni. Tra tutti quelli che sono diventati famosi con questo genere, in Italia, non ce ne è uno che si salvi. Club Dogo, Emis Killa, Clementino, Fedez, Marracash. Se ci fate caso, una volta che Fabri Fibra gli ha aperto la strada, di pseudocantanti come questi sono spuntati come funghi. Inutile dire che anche qua siamo di fronte a testi di bassissima fattura e ad "artisti" che scrivono solo per soldi.
Voglio dire, molti di loro hanno 30 anni e passa e l'età media dei loro fan è 15-18, ma non si fanno delle domande?!

L'unico famoso che si salva è Caparezza

Lui non è come loro. Lui è un genio ed andrebbe fatto ascoltare nelle scuole. Ogni suo testo, oltre ad essere una geniale metafora, è ricco di riferimenti ricercati. La vera differenza tra Lui e gli altri è che quando si sentono "quelli la" si può fare benissimo altro. Caparezza per essere capito va ascoltato. La sua non è musica da sottofondo, ma quando ci si approccia ad una sua canzone (ai primi ascolti) non si può fare altro se se ne vuole cogliere appieno il significato. E come lui ce ne sono tanti, anche in altri generi, ma sono e resteranno sempre gruppi di nicchia. Provate ad ascoltare "Eroe" dei "Mercanti di Liquore" o "I Signori della Corte" dei "Nobraino" mentre fate altro e poi ditemi se le avete capite. Entrambi i gruppi sono, a mio avviso, i degni eredi di De Andrè, mica uno a caso.

Mercanti di Liquore - Eroe
(ricorda tantissimo il "Bombarolo" deandreiano)

Nobraino - I signori della corte
(testualmente bravissimi, superano la struttura delle canzoni di de Andrè, che è molto lineare, mentre le loro canzoni sono "circolari". spiegherò meglio in un articolo più avanti)

Concludo il discorso musica con i vari cantantucoli usciti dai talent o comunque quelli a loro simili: anche qua siamo di fronte a voci belle ma testi veramente banali e superficiali. Mengoni, Emma Marrone, Elisa...

Lascio anche una famosa frase di David Gilmour che esprime appieno ciò che voglio intendere (se non sapete chi sia probabilmente fate parte del vasto gruppo di persone che ho criticato):

"Non vorrei essere un sottofondo, vorrei che la mia musica fosse l'unica cosa importante, almeno nel tempo in cui la si ascolta"

Sport
Qua c'è poco da dire. In Italia lo sport più seguito è il Calcio e le squadre più tifate sono Juventus, Inter e Milan. Sono decine di anni ormai che escono fuori continuamente scandali sul calcio e non c'è una volta che il nome di queste squadre manchi. Calciopoli, Calcioscommesse, Doping, GEA: queste sono solo alcuni dei tantissimi scandali che hanno reso il calcio italiano sempre più ridicolo. Ciò che è estremamente triste, oltre al fatto che le punizioni alle squadre colpevoli siano state irrisorie visto il danno provocato a questo sport ed alla sua credibilità, è il vedere personaggi come Moggi o Vialli tranquillamente in televisione a commentare le partite. Luciano Moggi non è altro che il Berlusconi del Calcio. Fanno quasi ridere gli juventini che criticano Silvio, definendolo un condannato, e che poi hanno il coraggio di difendere a spada tratta Moggi.
Perdonate il francesismo ma detto onestamente mi sentirei abbastanza una merda a tifare una squadra che sta rovinando lo sport che amo.
Ho visto praticamente tutti i video con gli interrogatori ai calciatori legati al caso doping, sono sconcertanti. Vi lascerei quello di Vialli ma non stranamente non riesco ad incorporarlo. Basta cercare su YouTube "Vialli cincischia sul doping consapevole ed inconsapevole."

Anche nel motociclismo abbiamo un esempio tipico di tutto ciò: Valentino Rossi. Idolo di tantissimi italiani, il "campione" (di ignoranza) di Urbino ha evaso 112 milioni di euro, patteggiando per restituirne solo 35. 
Sì avete capito bene: 112 milioni! 
Eppure la sua schiera di fan è ancora numerosissima.

Cinema
Ennesimo tasto dolente. Ormai il tipico film italiano è diventato il cinepanettone alla Boldi e De Sica (il cui padre si starà rivoltando nella tomba). Trame banali, tristi, ripetitive. Battute squallide e volgari. Film spesso riempiti con donne nude (sempre più vera la legge secondo la quale "più donne nude ci sono in un film più esso farà schifo").
Ormai anche il cinema italiano è sempre più in decadenza, nonostante riesca a sfornare ancora opere che valgono veramente la pena di essere viste. "La mafia uccide solo d'estate" ne è l'esempio concreto. (Anche de "La grande bellezza" ho sentito parlare molto bene, ma non avendolo visto evito di commentarlo). Ma purtroppo le sale che lo proiettano sono in numero limitato, cosa che non è successa ad esempio con quello scempio di "Fuga di Cervelli". È di questi giorni la diatriba tra Yotobi, famoso youtuber, e Paolo Ruffini, regista di questo "film". Non starò a commentare la vicenda, c'è poco da dire. Credo basti dire che Ruffini oltre ad essere il regista di Fuga di Cervelli è anche il presentatore di "Colorado" .
E qua veniamo all'ultimo argomento sul quale vorrei discutere:

Televisione
Qualche anno fa vidi il film "Videocracy - Basta apparire", dove viene spiegato ciò che poi ho detto sui film: la televisione è oramai diventata il riflesso vero e proprio dell'italiano medio. Personaggi talmente stupidi quanto ignoranti come lo sono Simona Ventura, Maria de Filippi e quel subdolo individuo che è Barbara D'Urso hanno fatto i milioni conducendo programmi che stanno portando al degrado la televisione italiana. Ma questi sono solo la buccia. Colorado, Jersey Shore, Verissimo, X-Factor: di programmi inutili ce ne sono a decine. E chi li guarda deve avere qualche evidente ritardo mentale. Bastano pochi minuti di visione per sentirsi più stupidi. Ed anche io fino ad un paio di anni fa ero drogato di calciomercato e ne seguivo ogni programma nei mesi estivi ed a Gennaio (quando il mercato è aperto). Ma è evidente che tutto ciò non sia altro che puro gossip riportato al Calcio.
Ed il gossip da voce a chi poco ha da dire.
Per non parlare poi del "giornalismo" di Studio Aperto o di come diversamente vengano riportate le notizie dai principali telegiornali, ove la faziosità non smette di mancare. E potrei anche citare "Le Iene" e "Striscia la Notizia", ma non finiremmo più.


Insomma la questione è semplice: stiamo andando incontro ad un'involuzione culturale senza eguali che si rispecchia in ciò che facciamo, in ciò che vediamo, ascoltiamo e seguiamo.
È un circolo vizioso dal quale è difficile uscire: guardiamo programmi che ci rendono più stupidi e ne diamo prova guardando tali programmi. E come fare a disintossicarci? Beh innanzitutto bisogna rendersi conto di tutto ciò, cosa che purtroppo non è facile poiché è necessaria un'intelligenza tale da liberarsene. E chi è soggetto a tali programmi e musicisti difficilmente ne è provvisto. Purtroppo.


Vi lascio con un detto abbastanza famoso:

"Per avere successo esistono due modi: o grazie alla propria genialità o grazie alla stupidità altrui".

Voi che li seguite sappiate che i vari Paolo Ruffini, Simona Ventura, Fabri Fibra e derivati (e via discorrendo) di geniale hanno ben poco. A voi le conclusioni.



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