Hitler nominato cancelliere nel 1979
I primi commenti che mi sono venuti in mente sono legati al fatto che nel momento in cui si andrà a votare il voto di una persona a cui evidentemente mancano le basi possa valere quanto quello di una acculturata.
E allora quali possono essere le soluzioni a tale problema?
Cercare di combattere l'ignoranza sarebbe l'ideale, ma dato che si tratta di utopia a mio avviso sarebbe giusto far valere il voto di ognuno un punteggio diverso. Certo, detta sotto questi termini sembra una situazione poco democratica, ma fatemi spiegare.
La mia idea è quella di istituire un test obbligatorio per tutti fatto di domande di cultura generale intrecciate alla situazione cui ci troviamo. Mi spiego: qualora ci debbano essere elezioni troverei sensato far fare un test con domande legate alla carica che dobbiamo votare (incarico, durata mandato) e domande correlate alla politica e all'Italia, del tipo:
-primo articolo della Costituzione,
-chi è l'attuale Presidente del Consiglio
-chi è l'attuale Presidente della Repubblica
-da che età si può votare e a quali età si può farsi eleggere (a seconda della carica)
-porre domande legate a quelli che sono i punti salienti dei programmi dei partiti.
A seconda del risultato ottenuto a ciascuno verrebbe poi dato un punteggio (da 1 a 10) che rappresenta l'importanza del voto. In questo modo il voto di persone ignoranti, che riflettono la loro condizione in ciò che andranno a votare, varrà meno (1,2,3 punti) di quello di coloro che si sono un minimo acculturati (4,5,6,7 punti) e di coloro che sono padroni del campo (9, 10 punti).
E sono consapevole che tutto sia difficile da digerire a mente calda poiché rappresenterebbe una rivoluzione non da poco. Ma sono sicuro che ciò porterebbe risultati fin da subito.
Ecco il link per seguire il blog su Facebook
Nessun commento:
Posta un commento