domenica 22 dicembre 2013

Il gioco d'azzardo non esiste

Onestamente non saprei come iniziare questo articolo. Di per sé il titolo rischia di essere mal interpretato e ho bisogno di fare attenzione. Per questo dopo una breve introduzione vorrei arrivare subito al succo del discorso.



Partiamo col definire il Gioco d'Azzardo. Fidandoci di Wikipedia "consiste nello scommettere beni, per esempio denaro, sull'esito di un evento futuro". Quindi, detto a parole povere, noi scommettiamo dei soldi a priori, su qualcosa che deve ancora capitare e sul quale abbiamo un presentimento, un'idea, nella speranza che qualora la nostra intuizione si sia rivelata corretta di poterne vincere la relativa quota in denaro. Quota che tecnicamente dovrebbe essere proporzionale alla difficoltà della realizzazione dell'evento che abbiamo scelto. Ed è questo il vero punto della questione.
Esistono migliaia di modi per scommettere: bingo, dadi, roulette, scommesse sportive .... sembrano tanto diverse tra loro, ma sono tutte caratterizzate da un punto focale: c'è sempre qualcuno dietro che decide le quote.
Se noi andiamo a vedere le quote di una partita di tennis (prendo il caso più semplice) non saranno mai equilibrate, ma ci sarà sempre una parte che andrà al bookmaker:



Queste nella foto sopra sono le quote della finale di Wimbledon di quest'anno: è evidente che le quote non sono bilanciate ma che manchi una piccola parte che è destinata a Bwin (in questo caso).

Veniamo ora al punto della questione: l'esistenza stessa di un bookmaker fa si che quello che comunemente viene definito come gioco d'azzardo in realtà sia un gioco "a perdere". Alla lunga, qualsiasi sia la scelta che optiamo, saremo perdenti. Quindi quello che facciamo non è un azzardo ma bensì perdere poco alla volta i nostri soldi.

Certo, poi esistono persone che seguono un Metodo e riescono a risultare vincenti anche in questi campi (scriverò articoli su come ciò può essere possibile), ma state tranquilli che non sarete voi. E non lo dico con presunzione o altro, nemmeno io sono vincente, è solo una visione realistica della situazione.
Molti amici che ho seguono pagine su facebook dove ci sono presunti esperti di scommesse che giorno per giorno scrivono le loro schedine: questi individui non sono altro che persone (onestamente sembra sempre lo stesso) che pubblicizzano chi le gestisce (in particolar modo Paddy Power) spingendo i propri fan ad iscriversi in quel sito. La verità è che uno che sa come vincere alle partite per quale assurdo motivo dovrebbe condividere tutto ciò con degli sconosciuti?! Nessuno! Se io ci guadagno anche solo 1000 euro al mese (dico solo perché le cifre che tirano fuori loro non ben più consistenti) perché dovrei andare in giro a dire come faccio? Me lo terrei per me, mi sembra logico. Inoltre se in tanti fanno le mie stesse scelte le quote si abbassano e di conseguenza io stesso ne trarrei svantaggi.

Sono stato un po' confusionario ma spero si sia capito il messaggio.

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